sabato 21 dicembre 2013

Perde il posto di lavoro e si dà fuoco nella notte: 28enne ricoverato in gravi condizioni


Non ha sopportato il peso del licenziamento e ha deciso di fare un gesto disperato.
Un giovane di 28 anni di Potenza si è dato fuoco la notte scorsa, in una casa di campagna di proprietà della sua famiglia, a pochi chilometri dal capoluogo lucano: a causa delle gravissime ustioni riportate, è stato trasportato al Centro Grandi Ustioni dell'ospedale Cardarelli di Napoli.  Sull'episodio indagano i Carabinieri. Secondo quanto si è appreso, la notte scorsa, il giovane, che era da solo, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco.
Poi ha cercato di spegnere le fiamme e ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma e il 118, che ha trasportato il giovane all’ospedale San Carlo di Potenza, ma, a causa della gravità delle ustioni, è stato deciso il trasferimento a Napoli.

mercoledì 18 dicembre 2013

Mariangela, la gemella simbiotica scomparsa: contatti con tre uomini, cercava l'anima gemella


Chi l'ha visto ospita in studio Annamaria, la gemella "simbiotica" di Mariangela Albertoni, la 60enne sparita la notte del 3 marzo scorso dalla casa di Acquanegra sul Chiese che dividevano insieme alla loro mamma 90enne. Dalle indagini che gli inquirenti stanno conducendo anche con l'aiuto di Olga Rossi, amica di Facebook di Mariangela, è intanto emerso che il giorno prima della sparizione la donna aveva fatto un gran numero di telefonate, circa 50, a tre uomini diversi, probabilmente amici di internet. Olga ha inoltre scoperto che Mariangela era iscritta anche a Zosk, un sito per la ricerca dell'anima gemella. Se a questo si aggiunge che nel filmato della telecamera condominiale, che ha ripreso la donna per l'ultima volta, compariva tre minuti prima la luce di una coppia di fari d'auto, come se qualcuno la stesse aspettando, si concretizza l'ipotesi che Mariangela, mai rassegnata all'idea di rimanere senza un compagno, si stesse incontrando con qualcuno che forse non le ha permesso più di tornare. In studio, Annamaria ha lanciato un appello ai corteggiatori virtuali della sorella che passavano le notti in chat con lei, chiedendo di farsi vivi per aiutare le indagini.

Serial killer evade dopo un permesso-premio. Il carcere: "Omicida? Non lo sapevamo"


Dopo Donato Bilancia, ecco Bartolomeo Gagliano. Il serial killer italiano sembra scegliere sempre lo stesso scenario, la Liguria. Perché - 15 anni dopo l’incredibile scia di sangue lasciata da Bilancia, poi condannato a 13 ergastoli per aver commesso 17 omicidi - in queste ore il terrore corre ancora lungo le strade liguri. In fuga c’è infatti un altro assassino seriale: come il suo più noto predecessore, anche Gagliano (54enne di origini siciliane) uccide con un movente a sfondo sessuale: le vittime finora sono due prostitute e un omosessuale.  LA FUGA PREMIO E’ l’alba di mercoledì quando Gagliano ferma un panettiere a Savona, minacciandolo con una pistola, e si fa portare in auto a Genova, dove doveva rientrare in carcere dopo un permesso-premio per visitare la madre. In galera però non è più tornato, facendo perdere le proprie tracce. «È pericolosissimo», dice il pm Alberto Landolfi, in servizio a Genova ma che ha trascorso tanti anni in Procura a Savona dove il pluromicida evaso è stato protagonista di numerosi episodi criminosi. Tra i precedenti anche rapine ed un conflitto a fuoco con un tassista nel quale una ragazza rimase miracolosamente illesa.  CACCIA ALL'UOMO La questura genovese ha deciso di fornire tutti gli elementi per evitare che qualcuno finisca nelle grinfie del serial killer: «L'evaso Bartolomeo Gagliano ha utilizzato per la fuga una Fiat Panda Van color verde con paraurti e specchietti neri targata CV848AW», viene comunicato. La caccia all’uomo è stata aperta in tutta Italia.  I PERMESSI Inconcepibile però la questione dei permessi-premio, che Gagliano chiedeva in continuazione. Possibili pure per un detenuto che figura in cima alla lista della pericolosità sociale? «Non sapevamo che avesse quei precedenti penali, da serial killer. Per noi era un rapinatore», afferma ora il direttore del carcere genovese di Marassi, Salvatore Mazzeo. Pare che la condanna per gli omicidi, successiva ad altre, non fosse a conoscenza dei vertici penitenziari. Eppure Gagliano, in precedenza, si era anche tagliato con una lametta la vena del braccio e aveva rischiato di morire dissanguato, salvato solo l'intervento della polizia penitenziaria. «Episodio gravissimo che richiede un accertamento molto rigoroso», dice il ministro Anna Maria Cancellieri riferendosi all’evasione del serial killer. In Liguria (e non solo) hanno paura.

Kim Kardashian, mamma senza freni: fa le sopracciglia alla figlia di pochi mesi




North West, la figlia di Kim Kardashian, non ha nemmeno un anno, ma sua mamma le fa già le sopracciglia. Che la formosa Kim avesse un occhio di riguardo per il look è ormai noto, vista la sua presenza a sfilate di moda in giro per il mondo, ma che arrivasse a tanto non ce lo si aspettava. Nei bambini così piccoli è normale che le sopracciglia non siano proprio perfette e il solo avvicinarsi con una pinzetta sembra già un'esagerazione. Viste le foto postate su Instagram, la Kardashian non sembra pensarla così.

Nabilla Benatta, star trash, è la più cliccata di Francia: prima di Mandela e Papa Francesco



 Nonostante le sue origini italiane, è in Francia che Nabilla Benattia è diventata una vera web star: la modella è la protagonista di reality trash, tanto da essere stata soprannominata la Kim Kardashian d'Oltralpe. Le Monde ha dedicato un articolo alla procace italo-algerina. Perchè? Nabilla è arrivata al nono posto nella classifica delle parole più cercate su Google.fr nel 2013, prima donna nella hit parade e prima persino di Papa Francesco e Mandela.

giovedì 12 dicembre 2013

One Direction mania a Milano, centinaia di fan scatenate in attesa di X Factor



Sono stati definiti la generazione "One Direction", si tratta dei fan del gruppo musciale del momento. La band è ospite a Milano nell'albergo Principe di Savoia, accanto alla stazione Centrale, in attesa della loro partecipazione alla finale di XFactor.  Centinaia di fan scatenate, giovani adolescenti per lo più, hanno preso d'assalto l'albergo con striscioni e foto dei loro idoli in mano e stanno cantando le canzoni della band improvvisandosi in balletti.
Il sogno di avere un saluto o magari un autografo è tanto forte da non far sentire loro né freddo, né stanchezza.
Intanto Liam, uno dei componenti degli One Direction, stupito si affaccia alla finestra, le saluta e immortala le sue fan con una foto dallo smartphone.

Demi Lovato choc, la ex beniamina Disney e la droga: "Sniffavo cocaina ogni mezz'ora"



 Una confessione sincera, a cuore aperto, quasi a scrollarsi di dosso un peso enorme che teneva dentro da tempo. Demi Lovato, ex baby-prodigio di programmi e film targati Disney e oggi cantante di successo e giudice dell’”X Factor” americano, ha raccontato senza peli sulla lingua alle telecamere di “Access Hollywood”, programma televisivo statunitense, il suo drammatico passato di cocainome. Un’ammissione di colpa e di fragilità in cui non sono stati omessi i particolari pesanti: «Non potevo stare più di 30-60 minuti senza sniffare, quindi mi portavo la droga anche in aereo», ha affermato. «Praticamente la dovevo contrabbandare. Poi aspettavo che tutti in first class dormissero, andavo in bagno e mi facevo. Ero arrivata a quel punto, anche se c’era sempre qualcuno con me, avevo delle persone con me 24 ore su 24, ma ero molto brava a nascondere tutto e a fare in modo che tutto sembrasse ok dall’esterno».  Oltre alla dipendenza da “polvere bianca”, la ventunenne star, protagonista del piccolo schermo anche con la fortunata serie “Glee”, ha ricordato pure i suoi problemi con l’alcool: «Stavo andando all'aeroporto e avevo una bottiglia di Sprite riempita con la vodka; erano solo le 9 di mattina e avevo già vomitato in auto. Tutto questo poco prima di prendere un aereo per tornare nel rehab di Los Angeles». Una discesa verso l’autodistruzione contro cui non ha potuto nulla neanche il sostegno di amici e familiari: «Avevo tutto l'aiuto che mi serviva ma non lo volevo».  Non è la prima volta, comunque, che l’attrice e cantante fa pubblica autocritica, rivelando alla stampa e al mondo intero le sue difficoltà. Qualche tempo fa, infatti, la Lovato aveva parlato dei suoi disturbi legati alla bulimia e all’autolesionismo, che l’avevano portata appunto ad affidarsi a un centro specializzato di Los Angeles. Da quell’esperienza, ardua da superare ma importante, diceva di esserne uscita rinvigorita. Di certo il coraggio di ammettere i propri errori è un vero e proprio atto di forza.

domenica 8 dicembre 2013

Balotelli, polemica contro la Fico: "Non ho tutti questi soldi, non sono un petroliere o un emiro"




"Forse mi hanno scambiato per un emiro o un petroliere". Con questa frase Mario Balotelli ha commentato la richiesta economica di Raffaella Fico per il mantenimento della figlia Pia.   Lo ha fatto in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport dove dichiara di "volersi prendere le sue responsabilità" ma di non voler conoscere la bambina senza avere la certezza di essere il padre perché "non posso presentarmi se non sono sicuro di essere suo padre perché i bambini non vanno delusi dagli adulti che poi spariscono. E io ne so qualcosa. Ho detto sempre che, una volta appurato che la bambina è mia figlia, farò per intero il mio dovere verso di lei".  Un Balotelli pronto a fare il papà che spiega tuttavia i motivi della fine della sua storia con la Fico. "Ci sono rimasto malissimo perché avevo creduto che lei mi volesse bene. Invece aveva solo fatto un progetto su di me. Ho imparato una lezione e spero che non ci vada di mezzo la bambina". Supermario fa riferimento alla vendita dello scoop della maternità senza averlo coinvolto: "Lei mi chiamò durante l’Europeo, ma la stranezza è che qualche giorno prima avevo saputo da amici comuni che lei aveva già rilasciato un’intervista, rivelando lo scoop. E il settimanale era già in stampa quando ricevetti la telefonata. Quella è una storia finita che mi ha fatto stare male. Ho vissuto mesi difficili e anche in campo il mio rendimento ne ha risentito".  La rabbia non lo separa dalle sue responsabilità: "Spero che non mi diranno soltanto di dare dei soldi alla Fico, perché vorrei anche poter fare il padre stando attento che nessuno danneggi la bambina per smania di notorietà".  Infine commenta il calendario hot di Raffaella Fico: "Lei è libera di fare quello che vuole, io però sono libero di avere un’altra idea dell’immagine che i genitori devono dare ai loro figli. Non ci vedo un grande insegnamento".

Tatuaggi, boom di pentiti: i giovani in cerca di lavoro chiedono di cancellarli



Il tatuaggio non conosce crisi tra gli italiani e tra i suoi appassionati sono sempre di più i giovani. Sono, infatti, circa un milione e mezzo le persone che ne hanno uno, i ragazzi tra 12 e 18 anni sono il 7,5% del totale. A confermarlo sono i dati presentati dal centro nazionale Ondico (Organismo notificato dispositivi e cosmetici) dell'Istituto superiore di sanità.
Tuttavia se è vero che se aumentano gli amanti del tattoo, cresce anche l'esercito dei pentiti o di chi, soprattutto per motivi di lavoro, deve farselo cancellare come rileva Ezio Mara Nicodemi, chirurgo estetico dell'Istituto dermopatico dell'Immacolata (Idi) di Roma.
«Nel nostro Paese a prendere questa decisione, a volte sofferta - spiega - è più del 30% dei tatuati, soprattutto uomini. E di questi, il 40% lo fa per motivi lavorativi». A decidere di rimuovere un disegno sulla pelle non sono solo le star stanche del solito tatuaggio ma sempre più giovani alla ricerca di un lavoro in questi tempi di crisi. «Soprattutto - aggiunge il chirurgo - quelli che si apprestano a partecipare a dei concorsi. La richiesta più frequente è quella di rimuovere il disegno nel minor tempo possibile».
A volte, però, il tatuaggio va rimossoper problemi di salute. «Chi ne ha uno - spiega ancora Nicodemi - può avere problemi nel sottoporsi ad esami come la risonanza magnetica, per l'effetto del magnete che attrae i metalli pesanti contenuti nei colori dei tatuaggi. I rischi sono quelli di ustioni e bruciature locali». Oggi è possibile far sparire un tatuaggio di medie dimensioni anche in un paio di sedute grazie a un doppio trattamento in una stessa giornata a distanza di trenta minuti l'uno dall'altro.
E, sempre a tutela della salute, secondo Nicodemi, sarebbe necessario che i tatuatori «rilasciassero ai propri clienti una scheda con le indicazioni dei coloranti utilizzati e la profondità di inserimento nella pelle, per rendere meno difficoltoso il lavoro del medico che poi eventualmente dovrà toglierli».

Oscar europei, trionfa 'La Grande Bellezza': miglior film, regia e attore protagonista


Trionfo per il film italiano 'La Grande Bellezza' di Paolo Sorrentino agli European Film Awards. La pellicola vince come miglior film, a Sorrentino è andato il premio della regia e a Servillo quello come miglior attore.
"Sono davvero felice, è la mia seconda volta qui agli Efa dove ho già vinto con Il divo e Gomorra, ringrazio la European Film Academy, i produttori del film e soprattutto, naturalmente, ringrazio moltissimo Paolo Sorrentino". A La grande bellezza anche il premio per il Miglior montaggio, consegnato a Marco Travaglioli.  NOMINATION ITALIANE L'Italia era arrivata agli European Film Awards con un boom di nomination: quattro a La grande bellezza (film, regia, attore per Toni Servillo e sceneggiatura), tre a La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, una a Riccardo Milani per Benvenuto Presidente!. Nella storia degli EFA l'Italia ha vinto per cinque volte il premio come miglior film, l'ultima volta è stato con Gomorra di Matteo Garrone. Fra le nomination c'era anche il Pinocchio di Enzo D'Alò (nella categoria Miglior lungometraggio animato) mentre per le "rivelazioni dell'anno" era candidato Miele di Valeria Golino.

Daniel, da 13 anni vive senza soldi: "Il denaro è una trappola, la culla dell’infelicità"


 Vive solo, senza soldi da 13 anni. E' la scelta di Daniel Suelo, americano che ha fatto di una caverna nello stato dello Utah la sua casa.  Nel 2000 ha abbandonato tutto, ha cambiato cognome e documenti di identità, chiuso il conto in banca rinunciando al possesso di denaro.  TRAPPOLA Il motivo? "Il denaro è una trappola, è la culla dell’infelicità e dei dissapori tra gli uomini". Così dice sulle pagine del suo blog che ha iniziato ad aggiornare dal 2007. Per vivere si affida alle strategia di un tempo: pesca, caccia, a volte cerca nella spazzatura e non si vergogna ad accettare la carità degli amici. Una vita senza obiettivo perché "Non ho idea di cosa mi riservi il futuro, e non mi interessa neppure”.

domenica 1 dicembre 2013

Francesco Facchinetti e l'addio alla Marcuzzi: "Non mi immagino con un'altra"


Dopo un lungo silenzio torna in tv Francesco Facchinetti, ospite di Silvia Toffanin a "Verissimo". Oltre alla sua vita da padre single, Francesco ha anche parlato della sua situazione attuale con l'ex, Alessia Marcuzzi: "Sono contento anche se io e la mia compagna Alessia Marcuzzi non stiamo più insieme. Io e lei cerchiamo di dare il meglio a nostra figlia e tentiamo di mantenere un nucleo famigliare anche in questo disordine”.
Il loro non è stato un addio facile: “Ho fatto tutto il possibile ma non è bastato, ed è stata una grande sconfitta, ma bisogna andare oltre. In questo momento, io non riesco a immaginarmi vicino ad un’altra donna. Ho desiderato una sola volta nella vita di avere un figlio e l’ho desiderato con lei. Con Alessia c’è stato un amore incredibile che durerà per tutta la vita, come l’amore che provo per mia figlia. Per me lei è una madre incredibile e per il momento sono in pace con me stesso”.

Selvaggia Lucarelli contro Laura Cremaschi e i sexy pronostici: "Il mio ero uno scherzo"

 
Ultimamente si fa un gran parlare di Laura Cremaschi, showgirl fidanzata di Andrea Perone e famosa (anche grazie a molti servizi televisivi) perché ultimamente realizza sexy pronostici calcistici che si scrive sul corpo. L'idea in realtà era venuto la scorso anno a Selvaggia Lucarelli, che ha giustamente fatto notare la cosa dal suo account Twitter: "Un anno fa mi scrivevo per scherzo un Genoa-Napoli su una gamba. Oggi Laura Cremaschi lo fa seriamente!".

Morto Elwood: "Era il cane più brutto del mondo. Sembrava Yoda e E.T."

 
Morto il cagnolino Elwood, un cane da primato: era il cane più brutto del mondo, con somiglianze ai personaggi della fantascienza Yoda e E.T..  Quel primato Elwood l'aveva raggiunto nel 2007. La sua padrona, Karen Quigley, ha spiegato che il re della bruttezza canina è morto inaspettatamente in New Jersey nella mattina di giovedì, il Thanksgiving day negli Usa. Elwood è morto all'età di 8 anni.  Elwood era un meticcio, incrocio tra Chihuahua e Cane nudo cinese, era di colore scuro e senza pelo, salvo quella cresta grigia in stile moicano che lo contraddistingueva.  I suoi fan lo avevano soprannominato Yoda o E.T., per la sua somiglianza con i due (brutti) personaggi di famosi film di fantascienza.

Laura Pausini infuriata per la truffa su Facebook: "Non fatevi fregare, non chiedo soldi!"


Una truffa bella e buona che la diretta interessata, Laura Pausini, ha reso noto dalla sua pagina Facebook. "Ho appena saputo - ha scritto la cantante sul social NETWORK - che da circa un anno c'è una persona che chiede soldi promettendo un'incontro con me. Vi prego di NON accettare mai queste proposte perchè sono truffe vere e proprie. Come alcuni di voi sanno già, io rispondo a lettere, mail e telefono alle persone che mi scrivono, ogni volta che posso, non sempre perché la mia vita e i miei impegni non me lo permettono, ma lo faccio volentieri appena riesco. L'unico vero modo per rimanere in contatto con me senza farvi prendere in giro da nessuno é tramite il mio fan club ufficiale che è uno solo e cioè www.laura4u.com ed è gestito direttamente dalla mia famiglia e 3 nostri seri e fidati collaboratori.
Abbiamo tante richieste e poco tempo, ma vi assicuro che le chattate che faccio in questo sito sono fatte davvero da me e che le richieste che arrivano a questo mio unico fan club ufficiale, piano piano vengono esaudite. In questi 20 anni sono andata in ospedali, case famiglia e anche in case private di persone ammalate.. (Purtroppo a volte scoprendo anche che non era vera la malattia che dicevano avere pur di fare una foto con me) Quindi, dopo esserci accertati della serietà della vostra richiesta, ogni qual volta che sono libera, con piacere io mi muovo e vado a trovare le persone che mi scrivono. SENZA chiedere mai soldi!! Non fatevi fregare, se vi chiedono soldi x un autografo, x una foto, x un incontro sappiate che vi stanno truffando. E segnalatelo subito ai carabinieri della vostra zona e immediatamente anche a noi scrivendo a isabella@laurapausini.com . Grazie. Laura".


Crozza-Berlusconi, dopo la decadenza è "solo più che mai" sulle note di Sinatra


Un Silvio Berlusconi "solo più che mai" quello interpretato da Maurizio Crozza nella puntata di "Crozza nel paese delle meraviglie" del 29 novembre. Sulle note di "Stranger in the night" di Frank Sinatra, il comico ripercorre l'ultima, cruciale, settimana del Cavaliere: l'espulsione dal Senato, il processo Ruby bis, persino l'addio di Galliani al Milan.
Questa la rivisitazione satirica di Crozza: “Solo più che mai, in questa notte, i deputati miei che fanno a botte. Ma non finisce qui, vedrai che tornerò. Dicon che pagai i testimoni e Galliani, sai, vuole i milioni. Io da decaduto non ce la faccio più… Su ridatemi il mio posto, ora entro di nascosto”.

Baby-squillo, alcol, pasticche e il branco di Molfetta: a Domenica Live, l'"inferno dei ragazzi"


Riflettori puntati su quello che viene definito l’“inferno dei ragazzini” negli studi di Barbara D’Urso per aprire la nuova puntata di Domenica Live.
Si comincia dagli arresti domiciliari di Gabriele Paolini, raccontati attraverso gli occhi di chi lo conosceva, anche solo di vista, per capire cosa si potesse intuire o meno in merito ai rapporti con minorenni, per i quali è sotto accusa.   E ovviamente, la parola viene data ai suoi “discepoli”, quelli che, seguendo il suo esempio, si mettono dietro le telecamere. Non dalla D’Urso e non oggi, ovviamente. Oggi i riflettori sono tutti per loro e, in particolare, per Niki, giovane allievo di Paolini. Anche mentre citofona a casa del maestro per chiedere notizie.  Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Minori, commenta duramente l'intervento: "La vostra presenza qui è un dramma nel dramma". Altrettanto netta la risposta di Niki: "Siamo stati invitati". E dopo queste parole, in effetti, poco c'è da aggiungere.  Si torna così a stretto giro, sul fenomeno delle baby-squillo: sono pochi i casi di questo tipo, ribadisce Barbara D’Urso, partecipando al dibattito tra gli ospiti in studio, ma bisogna parlarne per far capire ai ragazzini che questo non si fa.  Il “poco” ribadito a parole sembra prendere altre misure nei servizi mostrati, riproponendo estratti delle trasmissioni “Lucignolo” e “Le Iene”. Il primo problema evidenziato è l’abuso di alcol. “Ci sono anche ragazzi che invece di berlo, lo usano come collirio, assumendolo dagli occhi, perché arriva prima al cervello”, rivela la conduttrice. Poi c’è l’uso di pasticche.  Nel mezzo, immagini di preparativi per serate, ragazzine che tolgono le scarpe basse e mettono i tacchi, si truccano e mostrano generosamente il decolleté, e ragazzini che fanno i “cretini” con le amiche, in un comportamento che il padre di uno dei ripresi definisce “da animali”. E ancora, ragazzine in minigonna che ballano stringendosi a un palo in una sorta di baby – e soprattutto domestica – lap dance.  Dal comportamento leggero al servizio sul branco. Si parla del caso Molfetta e della ragazzina violentata da dieci ragazzi, alcuni dei quali oggi maggiorenni. A parlare, in più servizi, sono i genitori degli arrestati e la moglie di uno di questi. Per tutti la dichiarazione è ovvia: il parente accusato è innocente.  Sarà la giustizia a fare il suo corso. Intanto, i parenti assicurano che la ragazzina ha mentito. E c’è perfino la madre di un accusato che garantisce che il figlio, accusato, con la ragazza avrebbe voluto una storia seria, ma poi vedendo il suo comportamento, si era tirato indietro. “L’ha vista con tutti quelli, non si è avvicinato, non ha osato”, assicura la madre.
In studio si criminalizza chi, riferendosi a una vittima di stupro, dice “se l’è cercata”, ma intanto i servizi puntano l’indice contro la vittima di quella che Barbara D’Urso definisce “presunta violenza”. E sul caso Molfetta cala il sipario e si chiude il dibattito.

Karina Cascella a Raffa Fico a Domenica Live: "Scendi sulla terra e lavora"


"Non è che una mattina mi sveglio e decido di attaccare Raffaella Fico. Da circa un mese scrivo su un giornale on line, ho scritto sul calendario di Raffaella Fico. Ho espresso delle opinioni nette ma quello che vorrei spiegare è che io esprimo un giudizio sul calendario. Nel momento in cui una donna dello spettacolo decide di fare un calendario, si espone al giudizio pubblico. Lei dice che io non sono nessuno per giudicarla. Io dico: un calendario lo può giudicare il più grande giornalista della terra ma anche la casalinga. Io posso essere una signora Nessuno, ma siamo in un Paese libero".  Karina Cascella ribadisce le sue critiche al calendario di Raffaella Fico negli studi di Domenica Live. Continua il "duello" tra bellezze negli studi di Barbara D'Urso.   Se nell'ultima puntata, la Fico aveva commentato il video-commento della Cascella, stavolta è la Cascella a commentare la video-risposta della soubrette.  "Mi dispiace - dice la Fico - io sono a favore delle donne, non mi piace giudicare. Ognuno può dire la sua, ma sento nelle sue parole un velo di invidia. Se non sei invidiosa non parli così di una donna. Se vuoi dire la tua la dici, ma è stata abbastanza pesante".  Pronta la risposta della Cascella. "Anche a me capita di ricevere delle critiche e io cosa mi metto a fare? Mi metto a litigare con tutti quelli che non la pensano come me? Assolutamente no, è successo anche a me di raccontare la mia storia e di portare la bambina in studio. Io dovrei replicare all'invidia, al fatto che non sono nessuno o che grazie a lei ottengo visibilità? Queste non sono argomentazioni".  Ancora, "Una puntata di Domenica Live o Pomeriggio Cinque non cambia la vita di una persona. Stare qui a parlare con te per me non è un lavoro. Io penso che la signora Fico debba rivisitare il concetto di lavoro per se stessa e per gli altri. Il lavoro è quello che la gente fa dalla mattina alla sera, non è quello che sto facendo io adesso. La Fico scendesse sulla terra. Il lavoro è quello degli operai".  La video-intervista della Fico prosegue, parlando del calendario. "Ho fatto il mio lavoro e sono siscura che mia figlia non avrà nulla da dire al riguardo, poi sai è talmente piccola. Non ho nulla da replicare alla Cascella, che non ho mai avuto il piacere di conoscere. Le devo fare i complimenti perché è riuscita nel suo intento: far parlare di sè. La Signora potrebbe fare anche un nuovo attacco ma è una sua opinione, a me non interessa, però è un'ottima giocatrice".

"Io, abbandonata dopo un volo sciamanico", Selen racconta la fine del suo matrimonio



“Vediamo com’era”. Si apre così, con una sexy-Selen in una vecchia clip di “Ciro”, l’incontro tra Barbara D’Urso e Luce Caponegro, ex-Selen appunto, negli studi di Domenica Live.
Sotto i riflettori il matrimonio della sexy-soubrette, chiusosi dopo solo un anno. 
Sotto i riflettori il matrimonio della sexy-soubrette, chiusosi dopo solo un anno. Primo punto sotto esame, l’incontro con quello che sarebbe divenuto il marito, Toni, avvenuto in una “capanna sudatoria”. “Nella capanna sudatoria si fa una sauna purificatoria del corpo e della mente, è un antico rito sciamanico”, spiega Selen.
“Quello che mi è piaciuto di Toni è stata la possibilità di avere un confronto sul percorso spirituale sciamanico. Lui mi ha chiesto di sposarlo sei mesi dopo, mi ha fatto provare l’anello di fidanzamento dopo una meditazione, ci siamo sposati due anni dopo”.
A prendere tempo è stata Selen che desiderava riflettere prima di dare un nuovo padre ai suoi due figli. Poi, il matrimonio.
“Io avevo voglia di una vita normale – dice l’ex-pornostar - di risistemare la mia esistenza, di crescere come essere umano, di abbandonare non so se per sempre, comunque per un momento, il mondo dello spettacolo, per pensare alla mia grande passione, il benessere. Con lui ho avuto la possibilità di trovare un uomo con cui parlare di queste cose, non mi era mai successo. Ho visto il rapporto che avevo instaurato con mio figlio Gabriele. Ho pensato che Gabriele avesse veramente bisogno di questa figura”.
Poi, improvvisa, la rottura.
“Toni ha fatto un volo sciamanico – racconta Luce - ho visto chiaramente che non sono più connesso con te, non ti amo più. Questo mi ha delusa e mi ha lasciata in un grande sconforto. Ho pensato di non riprendermi più, ho creduto di impazzire. Ma l’universo è pieno di sorprese, mi sono ripresa molto più velocemente di quanto non pensassi. Adesso sto bene, ho capito che non era l'uomo giusto per me, lui lo diceva spesso e aveva ragione".

Imu, mancano le coperture: rischio paralisi. Camusso: "Meglio rimetterla subito"

 
E' caos sull'Imu, dopo la decisione di cancellare la vecchia tassa e la pubblicazione del decreto legge firmato dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. Dal mondo dei sindacati arriva l'invito a reintrodurla perché mancano le coperture e l'aumento delle accise non sembrerebbe una buona idea.
Una situazione che manda su tutte le furie Renato Brunetta mentre il leader della Cgil, Susanna Camusso, chiede addirittura di rimettere l'imposta e rilancia l'armonizzazione delle rendite finanziarie e la patrimoniale.  GLI AUMENTI Evitato il balzello sulla benzina, salgono energia e alcolici (dal 2015). Poi c'è la clausola di salvaguardia: mancano i soldi e scattano gli aumenti degli acconti Ires-Irap (per le aziende) e delle accise (gas, energia,alcolici ma non benzina).
Quindi, oltre agli aumenti degli acconti già previsti dal decreto Imu2 scatta la clausola di Imu1: +1,5 punti percentuali per Ires-Irap (per tutti sale al 102,5, e al 130% per banche e assicurazioni).
In molti sono convinti che alla fine la cancellazione dell'Imu la pagheranno comunque i cittadini sotto forma di nuove tasse. E lo stesso allarme viene lanciato dalla Cgia che parlando proprio della clausola prima rata spiega "per le imprese e i cittadini è probabile un ulteriore aumento del carico fiscale" (acconti Ires e accise).  CAOS POLITICO "Miglioreremo il risultato" - Lo dice anche il vicepremier Angelino Alfano, "non siamo ancora pienamente soddisfatti e lavoreremo ulteriormente alle Camera per migliorare il risultato". Anche perché - spara ancora a zero Brunetta - potrebbe crearsi una situazione "paradossale e ridicola" e cioè che "quei contribuenti che, grazie alle detrazioni previste dalla norma, non avevano pagato l'Imu sulla prima casa nel 2012 (quando l'imposta c'era), dovranno pagarla nel 2013 (nonostante la cancellazione)".


Mantova, dieci intossicati da monossido di carbonio: tre bimbe in ospedale

 

Intossicazione da monosssido di carbonio nella notte a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Dieci persone si sono sentite male. A dare l'allarme è stata la mamma di due bimbe di 4 e 5 anni. Nella palazzina interessata sono intervenuti i vigili del fuoco che, intorno alle 6.35 hanno evacuato l'edificio.  Delle 10 persone intossicate 8 sono state ricoverate. Di queste 3 sono bimbe di 4 e 3 anni e una di soli 3 mesi. Lo comunica in una nota l'Areu.

Rifiuta di fare sesso a 3 con il capo e l'amante: viene licenziata. La storia di Elisabetta

 
Non fai sesso a tre? Allora perdi il posto. È quello che è capitato all'ingegnere Elisabetta Ferrante, che ha perso il posto in una multinazionale informatica di Torino, dopo aver rifiutato la 'proposta indecente' del suo nuovo direttore. Tutto inizia nel 2000, quando nell'azienda di Elisabetta arriva un nuovo direttore, che inizia a ricoprirla di attenzioni: avances esplicite, anche davanti ai colleghi fino a quella notte in Olanda. Il capo, che aveva portato l'amante nel viaggio di lavoro, propone ad Elisabetta un 'menage a trois' con loro. Ovviamente la donna rifiuta, ma poco dopo perde il posto di lavoro. In un'intervista su Tgcom, la 40enne confessa il suo calvario, lavorativo e legale: "Rifiutare è stata la mia rovina, ma quel tipo di proposta non era nelle mie corde. Anche se volevo fare carriera". Elisabetta viene prima trasferita in un'altra sede, con la tutta la sua roba messa in uno scatolone, poi la malattia e il licenziamento definitivo: "Fu colpa del mobbing aziendale". Adesso la sua battaglia la combatte su sei fronti legali, ma nonostante la Cassazione abbia confermato l'ipotesi di mobbing, non si è visto alcun risarcimento.